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La Co2 e i gas ad effetto serra

A partire dal quotidiano, c’è molto che possiamo fare per contrastare l’effetto serra!



Ormai da 20 anni e oltre, su giornali e telegiornali, quando si parla di clima che cambia e di effetto serra, sempre si tira in ballo la CO2. C-O-2, un atomo di carbonio e due atomi di ossigeno, che se ne vanno a spasso a braccetto per il mondo come due innamorati. Due atomi importantissimi, indispensabili per la vita. Ma può questa molecola, la CO2, esser così cattiva come la raccontano?
Una molecola è una molecola, un cocktail di atomi che fanno il loro mestiere. Anzitutto va detto che una molecola di CO2 (detta anche anidride carbonica) non è velenosa… vi piace l’acqua frizzante? Allora ve ne bevete milioni e milioni di queste molecole: tutte le bottiglie di acqua gassata sono addizionate di anidride carbonica, ovvero di CO2 messa lì apposta per fare il solletichino alla lingua. Idem per tutte le bibite gasate. Vi piace il formaggio coi buchi? È la CO2 che aiuta il formaggio a stagionare in quel modo. Vi piacciono le pagnotte con la mollica soffice? Di nuovo è la CO2 che aiuta il panettiere nel far lievitare il pane.
Sono alcuni esempi di come l’anidride carbonica sia un mattoncino basilare della chimica della vita. Certo che quando si esagera, troppa CO2 crea qualche problema…


Distinguere tra CO2 e… CO2!

Dobbiamo infatti distinguere tra la CO2 già presente nell’atmosfera, già in circolazione nei tanti cicli di vita in cui l’anidride carbonica è indispensabile, e la CO2 che prima era intrappolata nel sottosuolo e che improvvisamente viene liberata (per azione umana) in quantità enormi e in tempi brevi.
La CO2 è il gas che si libera ogni volta che bruciate carbone, petrolio o gas naturale. Ogni volta che mettete in moto l’auto, che prendete l’aereo, che accendete il riscaldamento. Anche quando fate click sull’interruttore per avere energia elettrica in casa da qualche parte, lontano, c’è una centrale termoelettrica che butta fuori CO2.
Ma troppa CO2 vomitata in enormi quantità nel giro di 150 anni (cioè da quanto siamo industrializzati, meccanizzati, motorizzati, elettrificati, automatizzati, computerizzati, multimedializzati…) allora diventa un problema: altera gli equilibri del pianeta modificando il meccanismo dell’effetto serra naturale.

 

Il vapore acqueo

Dal punto di vista della fisica, il principale gas per l’effetto serra è il vapor acqueo. La molecola dell’acqua in forma gassosa (H2O) è fenomenale! Il vapor acqueo è ovviamente presente in enormi quantità perché la Terra, diciamolo ancora una volta, per oltre il 70% della sua superficie è coperta dall’oceano. Poi viene la CO2.
Entrambe restano due molecole fondamentali per la vita. Il problema è sempre la quantità e la concentrazione. Tu non puoi vivere senza acqua, ma prova a respirare sott’acqua o a bere una dietro l’altro 10 litri d’acqua… scoppi!

 

Il metano, e non solo!

Abbiamo poi il metano (CH4), che si libera in aria nelle discariche a cielo aperto, negli allevamenti e coltivazioni intensive, il protossido d’azoto (N2O), che arriva in atmosfera dagli scarichi industriali non controllati e dai trasporti.
Infine, in dosi minori, ma non trascurabili, ci sono l’ammoniaca (NH3) e gli idrofluorocarburi e perfluorocarburi, che hanno sostituito i CFC nei condizionatori e nei frigoriferi quando abbiamo iniziato a combattere il “buco dell’ozono”.
Prima di arrivare a qualche conclusione occorre aggiungere altre due informazioni. Prima di tutto, la capacità di fare la coperta chimica: una coperta la posso fare di carta, di cotone, di lana o di piumino d’oca: sai bene che trattengono il calore in modo diverso perché diverso è il materiale.
Lo stesso vale per i gas. Se la CO2 diciamo vale 1 come capacità di trattenere la radiazione infrarossa e dunque creare effetto serra, il metano vale 28-30 volte di più e il protossido di azoto vale 265-300 volte di più. Una molecola di uno dei gas fluorati vale addirittura anche decine di migliaia di volte una molecola di CO2.
Poi va considerato il tempo di permanenza: quella molecola di gas serra in atmosfera quanto dura? Per quanto tempo il suo affetto agisce? Anche qui la classifica è importante. La CO2 agisce fino a 200 anni, il protossido di azoto 110-120 anni, il metano non va oltre i 12 anni. I gas fluorati sono i più fetenti, persistono in atmosfera anche 1500-1700 anni, ma per fortuna sono in quantità molto molto piccole rispetto agli altri gas serra.

 

Dunque, cosa fare?

Ora abbiamo gli elementi per decidere cosa fare.

  1. Sappiamo che “troppo” effetto serra porta all’aumento eccessivo della temperatura e che questo aumento veloce è un problema per la vita umana e per gli ecosistemi
  2. Sappiamo che questo aumento dell’effetto serra è dovuto alle attività dell’uomo negli ultimi 200-250 anni (e che si velocizzato negli ultimi 40-50 anni)
  3. Sappiamo quali gas sono coinvolti in questo meccanismo e sappiamo che non tutti i gas sono uguali: sono presenti in percentuali diverse e provocano “nuovo” effetto serra in modo diverso.

Per capire come agire, come frenare l’effetto serra modificando la quantità dei gas presenti in atmosfera, dobbiamo andare a capire altre due cose:

  1. quanti “nuovi” gas ad effetto serra si aggiungono ogni anno in atmosfera (gas di origina antropica, non di origine spontanea per le solite attività terrestri: devo preoccuparmi per la CO2 emessa da un motore non per la CO2 emessa da un vulcano)
  2. da dove vengono questi gas: li posso controllare? li posso diminuire?

Lasciando da parte il vapor acqueo (il ciclo dell’acqua non si controlla) misurando in modo preciso e su tutto il pianeta abbiamo scoperto che la CO2 è il primo gas ad effetto serra su cui agire: è meno talentuoso del metano, ma è molto più diffuso ed è presente in dosi più massicce; è in parte naturale, ma la stragrande parte viene dai motori a scoppio, produzione di elettricità, agricoltura, riscaldamento, industria… tutte fonti di emissione su cui posso agire, modificando il mio modo di viaggiare, dando più spazio alle fonti rinnovabili per la produzione di elettricità, migliorando le fabbriche, promuovendo il chilometro zero, rendendo più efficienti gli edifici… Ho molti gesti che posso fare!

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