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Surgelato&Co.: i vantaggi del freddo!

Congelato o surgelato? Come il frigorifero ha cambiato le nostre abitudini.



Negli anni Cinquanta e Sessanta il benessere e la “scalata sociale” di una famiglia si misurava attraverso il possesso di alcuni elettrodomestici: il televisore, il frigorifero, la lavatrice.
Da quando il frigo è entrato diffusamente nelle case degli italiani è cambiata notevolmente la propensione all’acquisto: comprare in abbondanza diventa più facile perché il freddo in casa permette ad alcuni prodotti di mantenersi più a lungo. Con un rovescio della medaglia: comprare di più significa anche sprecare di più.
Una famiglia italiana in media ogni anno butta via, perché è stato superato il tempo, circa due frigoriferi pieni di cibo fresco! La moda di apparecchi sempre più capienti (doppia porta, ice maker…) è una ulteriore spinta allo spreco: un grande frigo vuoto fa tristezza! Meglio averlo sempre pieno, no?


Ma c’è un aspetto positivo!

Un aspetto positivo però c’è. Dalla fine degli anni Novanta tutti i modelli hanno sempre uno scomparto surgelatore e i frigoriferi più recenti hanno via via migliorato questo servizio alla famiglia con apparecchi più efficienti dal punto di vista energetico, ed efficaci dal punto di vista della conservazione del prodotto. Anche permettendo agli avanzi di un pasto di esser conservati per un pasto successivo anziché buttati.

È sempre utile ricordare che c’è differenza tra congelatore e surgelatore: congelare è un’azione casalinga, fatto con un elettrodomestico che arriva al massimo a 10-12 gradi sotto lo 0 celsius; surgelare è un procedimento industriale in cui è utilizzato uno specifico macchinario che porta rapidamente il prodotto a una temperatura di 80 °C sotto lo zero.

 

Il vantaggio del prodotto surgelato

È purtroppo diffusa l’idea che un prodotto surgelato sia meno salutare e nutriente del suo equivalente fresco. Tutt’altro: i prodotti surgelati hanno sostanziali vantaggi dal punto di vista alimentare, economico ed ecologico!

Il freddo è il miglior sistema in assoluto per preservare nel tempo il valore nutrizionale degli alimenti, permettendo inoltre di evitare i conservanti che rallentano l’influenza dei fattori biologici per via chimica.

Ed esiste una precisa disposizione di legge, all’interno della normativa che regolamenta gli alimenti surgelati (Decreto Legislativo n.110 del 27/1/92), che vieta le aggiunte di conservanti nei cibi surgelati.

L’eventuale utilizzo del conservante in un prodotto surgelato è accettato solo quando l’additivo non è funzionale alla surgelazione ma è preesistente nella materia prima o negli ingredienti utilizzati.

Sei viene surgelato un prodotto fresco (verdure o pesce appena pescato, ad esempio), il prodotto può esser anche meno condizionato dai conservanti di un prodotto venduto (quasi) subito al supermercato.

In Italia abbiamo il vantaggio di avere frutta e verdura in gran varietà e tutto l’anno, ma è in dubbio che la possibilità di surgelare alcuni prodotti della terra li rende poi disponibili anche fuori dal loro periodo di stagionalità. Con il vantaggio di una dieta equilibrata tutto l’anno, con ingredienti genuini con verdure estive (melenzane, zucchine, peperoni…) presenti in tavola anche durante l’inverno.

In momenti della settimana magari convulsi per i turni di lavoro, il surgelato (verdure e pesce soprattutto) permette di avere comunque dei pasti sani e freschi senza dedicare troppo tempo alla cucina.

 

La parola agli esperti

“Le ricerche condotte dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione”, scrivono i tecnici dell’Istituto Italiano Alimenti Surgelati, “hanno dimostrato come sia infondata la convinzione che i cibi surgelati contengono una minor quantità di nutrienti rispetto agli alimenti freschi; al contrario hanno rivelato, ad esempio, che i carciofi dopo tre giorni a temperatura ambiente perdono il 30% della vitamina C, mentre negli asparagi e nei broccoli c’è una diminuzione dell’80% e addirittura negli spinaci dopo solo due giorni c’è una perdita del 75%.

La ricerca mostra dunque come i prodotti surgelati siano più completi dal punto di vista nutrizionale e la ragione è semplice: le verdure vengono raccolte, pulite, lavate, scottate in acqua bollente o a vapore e in ultimo surgelate in poche ore, così da mantenere intatti tutti i suoi valori nutrizionali, e l’apporto vitaminico grazie al freddo intenso. Ovviamente il discorso vale anche per il pesce che viene pescato, pulito lavato e surgelato direttamente a bordo delle imbarcazioni”.

Meglio dunque verdure surgelate che il consumo di vegetali freschi ma fuori stagione e provenienti da coltivazione forzata in serra, in quanto le piante sottoposte a questo tipo di coltivazione perdono gran parte delle proprietà antiossidanti. E sono anche molto impattanti dal punto di vista dell’impronta ecologica.

 

Per un acquisto consapevole

Infine la sicurezza verso il consumatore. La normativa europea regolamenta e garantisce il controllo sulla qualità delle materie prime e sulle loro condizioni igieniche, mentre a vigilare sui prodotti surgelati per garantire un’ulteriore sicurezza per i consumatori è l’Autorità Sanitaria che controlla lo stato di conservazione dei surgelati a partire dal confezionamento.

Gli alimenti surgelati devono, infatti, essere venduti in confezioni chiuse dal produttore e il materiale utilizzato per la confezione deve essere adatto a proteggere il prodotto dalle eventuali contaminazioni.

Sull’etichetta vanno riportate tutte le informazioni relative alle materie prime utilizzate, le istruzioni relative alla conservazione del prodotto, il Termine Minimo di Conservazione, gli ingredienti e gli allergeni. Tutto ciò consente al consumatore di effettuare un acquisto consapevole.

 

Il surgelato? Nemico dello spreco alimentare!

Non solo vantaggi alimentari, economici ed ecologici, ma anche etici! Sì perché se da una parte sul nostro pianeta che ospita oltre 7,5 miliardi di abitanti, ben 800 milioni non hanno abbastanza da mangiare (dati del World Food Programme delle Nazioni Unite), quasi un terzo del cibo che viene prodotto va sprecato direttamente dai consumatori.

Per questo motivo il surgelato diventa prezioso, dal momento che il suo consumo può contribuire a ridurre fino al 47% gli sprechi alimentari, favorendo abitudini di consumo più sostenibili.

Infatti:

  • la sua lunga durata di conservazione ne permette l’utilizzo prima che si deteriori
  • permette l’utilizzo solo di ciò di cui abbiamo realmente bisogno
  • si consuma il 100% di ciò che si acquista, pochissimi gli scarti e dunque i rifiuti
  • si riduce il consumo di acqua in casa: gli ortaggi surgelati sono già lavati!
  • Tempi di preparazione nettamente più brevi: minore spreco di risorse energetiche

 

Per saperne di più

  • Istituto Italiano Alimenti Surgelati: cos’è e come funziona la catena del freddo! (Leggi di più)
  • Istituto Italiano Alimenti Surgelati: come scegliere il surgelato? (Leggi di più)
  • Istituto Italiano Alimenti Surgelati: i vantaggi dei surgelati (Leggi di più)

Foto by Eduardo Soares on Unsplash