Diciamoci la verità: quando parliamo di prodotti di stagione da portare in tavola, il nostro pensiero corre subito (ed esclusivamente) alla frutta e alla verdura, vero?

Eppure, anche il pesce ha la sua stagionalità!

Il pesce definito “di stagione” è generalmente quello locale, che in un determinato periodo è ampiamente disponibile nei mari che circondano il nostro paese, preso all’amo dalle flotte locali della piccola pesca costiera. Ed è un pesce che conviene scegliere, per noi e per l’ambiente!

Perché il pesce di stagione conviene?

Perché in questo modo si abbassano molto i costi di importazione, di trasporto e di conservazione, e non solo: oltre ad essere più economico, il pesce è più buono e offre incredibili vantaggi anche per l’ambiente e il suo equilibrio.

Per la salvaguardia della biodiversità marina è dunque importante conoscere i prodotti ittici disponibili nel nostro mare, così da avere consapevolezza delle alternative disponibili sul mercato.

Pensate: nel nostro Mar Mediterraneo, che risulta essere solo l’1 % degli oceani mondiali, si trova ben il 14% della fauna ittica mondiale! È dunque un mare in grado di offrirci numerose varietà di pesce in ogni stagione.

Il calendario del pesce

Come fare, dunque, per poter scegliere il pesce di stagione? Occorre diversificare il più possibile l’acquisto, variare le specie da portare in tavola, dando spazio anche a quelle meno conosciute, ma di pari bontà.

Questa strategia offre vantaggi sia economici che ecologici:

• le varietà meno consumate hanno un costo più basso di quelle più scelte;
• il loro acquisto riduce la pressione di pesca sulle specie più richieste, che non corrono così il rischio di estinguersi: indispensabile per la salvaguardia della biodiversità marina!

Infine, anche se non è semplice generare una lista definitiva del pesce di stagione, sfruttiamo il suggerimento di Slow Fish che ha realizzato una miniguida dal titolo “Mangiamoli Giusti: i pesci da mettere nel piatto e quelli da lasciare in mare!”. La trovate qui !

La pesca sostenibile certificata MSC

A proposito di salvaguardia della biodiversità marina, La Marine Stewardship Council (MSC) è un’organizzazione internazionale no-profit, nata proprio con l’obiettivo di affrontare il problema della pesca non sostenibile, allo scopo di garantire l’approvvigionamento di prodotti ittici anche per il futuro.

Verificando il rispetto delle corrette pratiche di pesca eco sostenibili, la MSC assegna il suo marchio blu a chi rispetta i criteri di valutazione, criteri che si rifanno ad uno standard basato sul Codice di Condotta per la Pesca Responsabile dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura FAO.

Tale standard si occupa di definire le migliori pratiche di gestione e le conoscenze scientifiche più aggiornate e condivise a livello internazionale, e si basa su 3 principi fondamentali:

1. Gli stock ittici sostenibili: lasciare in mare abbastanza risorse!
2. Riduzione al minimo dell’impatto ambientale: piante e animali marini devono prosperare, senza alcun intoppo da parte dei metodi di pesca!
3. Efficace gestione della pesca: si pesca solo rispettando le leggi vigenti!

Dopo attenta valutazione, le aziende perfettamente aderenti a quanto stabilito da MSC possono vendere il proprio pescato certificato con il marchio blu MSC: proprio come fa FRoSTA!

Per saperne di più:

• Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali politicheagricole.gov.it
• ISMEA | Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare ismea.it
• Codice di condotta per la pesca responsabile della FAO | Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura fao.org
• Lega Pesca legapesca.it
• ISPRA | Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale isprambiente.gov.it
• Il sito ufficiale della Marine Stewardship Council (MSC) msc.org

Foto di copertina by Yomex Owo on Unsplash